Il 31 dicembre 2021 la nostra comunità di Firenze, ha avuto la gioia di ospitare le ultime pellegrine di questo anno così ricco di incontri… 5 ragazze del Trentino che hanno condiviso con noi la sera dell’ultimo dell’anno, con cena e tradizionale tombola, e poi sono partite per la loro strada. Di seguito il loro racconto e una poesia.
Irene Matassoni – pellegrina di Trento
Il nostro Cammino di San Jacopo è iniziato alla Foresteria Cittadella Domenicana a Firenze in compagnia di Suor Barbara e tutta l'allegra ciurma del convento. Un passaggio verso il nuovo anno tra mascherine, cibo, tombola, condivisione e sorrisi. Si chiacchiera nell'attesa del nuovo anno e dai racconti delle meno giovani presenti al tavolo arriva il monito, delicato ma diretto, legato al pericolo di abituarsi a tutto. Quant'è vero. E allora il nostro augurio è proprio questo, a noi, alle sorelle e a chiunque: abituiamoci alle cose belle, quelle fuori e attorno a noi ma anche quelle dentro di noi. Vanno cercate, coltivate e tenute strette. Iniziare il cammino così è davvero bello e per circa centoventi chilometri abbiamo provato a mettere un passo dopo l'altro con gioia, passione e curiosità, mentre il sentiero si sviluppava sotto i nostri piedi, il paesaggio cambiava attorno a noi, la gente incontrata ci regalava qualche attimo del proprio tempo e la fatica lasciava spazio alla soddisfazione al termine di ogni tappa. Da Firenze a Lucca, insieme, a passo lento, tra salite e discese, borghi e corsi d'acqua, boschi e uliveti. Abbiamo raccolto tanto e l'arrivo davanti al labirinto scolpito sulla Cattedrale di San Martino a Lucca ci ha solo confermato una certezza che già avevamo messo nello zaino: in cammino, come nella vita, è fondamentale non perdersi le piccole cose preziose per potersi trovare davvero più ricchi.